Il nuovo piano strategico della Compagnia di Sanpaolo raddoppia i Mission Related Investment
Il 25 gennaio al Teatro Regio di Torino la Compagnia di San Paolo ha presentato il suo Piano Strategico 2017-2020. Un piano che intende mobilitare 600 milioni di euro in quattro anni e che ha l’obiettivo di stimolare lo sviluppo locale attraverso una interconnessione sempre più stretta tra educazione, ricerca, innovazione sociale e trasferimento tecnologico. L’iniziativa della Compagnia di San Paolo si inserisce contesto economico in evoluzione: il Nord Ovest del Paese è ancora alle prese con una profonda trasformazione del proprio tessuto economico e sociale. In Piemonte più che altrove, infatti, la crescita del periodo tra il 2000 e il 2008 è stata annullata e ha continuato a scendere fino
al 2014. Anche se la situazione economica nel Nord Ovest è migliorata a partire dal 2015, la ripresa non può essere descritta come robusta e permangono l’incertezza e il rischio di una nuova inversione di tendenza.
Gli anni di crisi hanno lasciato un’eredità pesante: la popolazione è invecchiata rapidamente, l’alternanza tra crisi e fasi di ripresa ha dato come risultato la riduzione della ricchezza prodotta e si è registrato un consistente aumento della disoccupazione che colpisce soprattutto i giovani. Torino e il Piemonte hanno, dunque, bisogno di risorse da destinare agli investimenti. Se i bilanci pubblici appaiono sempre più rigidi e le uniche risorse su cui si può fare affidamento sono quelle provenienti dai Fondi Strutturali dell’Unione Europea, è sempre più necessario stimolare la competitività dei territori attraverso investimenti in partenariato pubblico e privato. È anche per questa ragione che Compagnia di San Paolo ha più che raddoppiato i mission related investments, che passano da 175 a 400 milioni, scegliendo di investire nel territorio non solo con le erogazioni, ma stimolando iniziative di impact investment.
In questo scenario il ruolo di Equiter, forte della sua esperienza nei settori degli investimenti e dell’advisory finanziario, sarà quello di promuovere nuove iniziative per lo sviluppo del territorio con un impatto a medio-lungo termine. Il ricorso alla finanza di impatto, infatti, potrà attivare un effetto moltiplicatore nelle aree di investimento ritenute strategiche quali le infrastrutture per la mobilità, l’innovazione tecnologica e organizzativa, l’erogazione dei servizi alle persone e le tematiche connesse all’industria 4.0.
La strutturale carenza di infrastrutture in Italia, il crollo dei rendimenti a lungo termine e il progressivo ridimensionamento dell’erogazione a “fondo perduto” da parte delle Fondazioni Bancarie a favore di una logica di sostenibilità finanziaria dei progetti, rappresentano una grande opportunità per investire nel futuro di cui Equiter, insieme a Compagnia di San Paolo, vuole essere parte attiva.