Il Fondo Equiter Infrastructure II investe nelle infrastrutture digitali acquisendo una partecipazione in Fibraweb
Il Fondo Equiter Infrastructure II è lieto di annunciare il signing del suo primo investimento nel settore digital infrastructure, avendo raggiunto un accordo con gli azionisti di Fibraweb S.p.A. (“Fibraweb” o la “Società”) per divenire parte della compagine sociale a fianco di tutti gli attuali soci. L’investimento in Fibraweb rappresenta la quinta transazione del Fondo.
Fibraweb è uno degli operatori di telecomunicazioni in fibra ottica più in crescita nel mercato italiano, focalizzato sullo sviluppo di una rete proprietaria a banda ultra-larga nelle aree industriali e artigiane prive di accesso a internet ad alta velocità. La Società fornisce i propri servizi di connessione internet esclusivamente a clienti business (imprese, pubbliche amministrazioni e liberi professionisti) attraverso l’infrastruttura di proprietà della stessa Società che attualmente copre le principali aree industriali di Umbria e Marche. I clienti business di Fibraweb necessitano di servizi di connettività a loro dedicati e ad alto valore aggiunto, il che permette alla Società di generare un ricavo medio per utente elevato e di ottenere un significativo tasso di fidelizzazione dei propri clienti.
Alla luce del continuo progresso tecnologico, il quale si accompagna alla necessità di trasmettere enormi quantità di dati a velocità sempre maggiori, colmare il divario digitale risulta di fondamentale importanza per consentire al tessuto imprenditoriale italiano di continuare a crescere e rimanere competitivo in un mondo digitalizzato. Il Fondo Equiter Infrastructure II contribuirà significativamente a questo sforzo mediante l’investimento in Fibraweb, la cui missione è quella di offrire alle imprese, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale (ad esempio, privilegiando tecniche di scavo non invasive e il riutilizzo di cavidotti esistenti nella posa della fibra ottica), una connessione internet affidabile e ad alta velocità.
Il closing dell’operazione è soggetto al soddisfacimento di condizioni sospensive in linea con la prassi di mercato e all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari (ivi specificamente incluso il nulla osta previsto dalla normativa c.d. “golden power”).